Nel redigere una tesi, l’accuratezza e la precisione nella citazione delle fonti impiegate non sono solamente un segno di rispetto verso il lavoro altrui, ma rappresentano anche una pietra miliare dell’onestà accademica. Se sei giunto a questo capitolo, molto probabilmente stai affrontando la fase cruciale della documentazione e stai cercando di comprendere come integrare e riferire correttamente le informazioni derivanti da articoli scientifici o accademici all’interno del tuo elaborato. Fare riferimento a queste fonti nel modo appropriato è essenziale non solo per attribuire il giusto credito agli autori originali, ma anche per permettere ai tuoi lettori di tracciare il percorso che ha condotto alle tue conclusioni.
In questo segmento della guida, esploreremo i motivi che rendono la citazione un aspetto essenziale della scrittura accademica, e, passo dopo passo, sveleremo le tecniche e le norme da seguire per citare articoli sia all’interno del testo che nella bibliografia finale. Che tu decida di aderire allo stile APA, MLA, Chicago, o a qualsiasi altro sistema di citazione, queste pagine ti guideranno attraverso ogni variazione e dettaglio necessario per eseguire il compito con maestria e precisione. Preparati a immergerti nell’arte della citazione e a consolidare il rigore accademico del tuo elaborato.
Come citare un articolo nella tesi
Nell’ambito della stesura di una tesi, l’accuratezza e la precisione nel citare le fonti non sono solo una questione di correttezza formale, ma riflettono l’integrità e l’affidabilità del lavoro di ricerca. Citare un articolo all’interno della tua tesi implica un’attenta considerazione di varie componenti, poiché ogni elemento della citazione fornisce informazioni cruciali ai lettori che potrebbero voler consultare la fonte originale per maggiori dettagli o per verificare il contesto nel quale la citazione stessa viene fatta.
Per mettere in pratica questo processo, devi prima di tutto identificare lo stile di citazione che è stato adottato nella tua disciplina di ricerca o quello richiesto dalla tua università. Gli stili più comunemente utilizzati includono APA, MLA, Chicago, Harvard, tra gli altri, e ciascuno presenta regole specifiche sulla struttura della citazione.
Supponiamo che la tua tesi richieda il formato APA, uno stile ampiamente usato nelle scienze sociali. Quando citi un articolo all’interno del testo, dovrai fare riferimento all’autore e all’anno di pubblicazione dell’articolo. Questo tipo di citazione in-text consente al lettore di riferirsi rapidamente alla bibliografia alla fine della tesi per i dettagli completi della fonte. Per esempio:
-Nel testo, potresti riferirti all’articolo così: “Come sostenuto da Smith (2020)…”
-Se dovessi citare una parte specifica dell’articolo, includerai anche il numero di pagina: (Smith, 2020, p. 39).
Tuttavia, nella bibliografia alla fine della tesi, fornirai i dettagli completi dell’articolo. Una citazione di un articolo APA di solito segue questo formato:
Cognome dell’autore, Iniziale/i del nome. (Anno di pubblicazione). Titolo dell’articolo. Titolo del Periodico, volume(numero), pagine. DOI o URL (se disponibile)
Ad esempio:
Smith, J. A. (2020). Innovazioni nelle energie rinnovabili. Giornale delle Energie Sostenibili, 5(2), 134-150. https://doi.org/10.xxx/yyyy
Ecco la disamina delle componenti di questa citazione
-Il cognome dell’autore viene seguito dall’iniziale del nome per garantire un certo grado di anonimato e per ridurre la discriminazione basata sul nome completo.
-L’anno di pubblicazione va subito dopo il nome dell’autore per permettere una facile cronologia della fonte.
-Il titolo dell’articolo viene riprodotto esattamente come appare sulla pubblicazione, con la sola eccezione della formattazione di alcune parole in base al sistema di citazione scelto. In APA, solo la prima parola del titolo, la prima parola dopo i due punti, e i nomi propri sono capitalizzati.
-Il titolo del giornale o rivista è in corsivo seguito dal numero di volume, anch’esso in corsivo, mentre il numero dell’edizione è tra parentesi e non in corsivo.
-Le pagine indicano l’esatta estensione dell’articolo all’interno del giornale o della rivista.
-Infine, il DOI (Digital Object Identifier) è un identificatore univoco per la fonte elettronica e viene preferito all’URL. Se non vi è un DOI, ma l’articolo è stato recuperato online, l’URL verrà utilizzato.
È essenziale seguire questi passaggi con attenzione e osservare la punteggiatura e il formato specifici per ciascun elemento: gli errori possono portare a confusione o all’incapacità di recuperare la fonte citata.
Rispettare queste convenzioni non solo dimostra il tuo rigore accademico, ma garantisce anche il riconoscimento del lavoro altrui, un principio etico fondamentale nella conduzione della ricerca scientifica.
Altre Cose da Sapere
Domanda: Come inizio a citare un articolo nella mia tesi?
Risposta: Per citare un articolo nella tua tesi, inizia identificando il sistema di citazione richiesto dalla tua università o dal tuo campo di studio, come APA, MLA, Chicago, ecc. Raccogli tutte le informazioni necessarie sull’articolo, incluse l’autore/i, il titolo dell’articolo, il titolo della rivista, il volume, il numero, le pagine e l’anno di pubblicazione. Le citazioni vanno inserite nel testo dove fai riferimento all’articolo e nella bibliografia alla fine della tesi.
Domanda: Cosa succede se l’articolo che sto citando ha più autori?
Risposta: Se l’articolo ha più autori, devi seguire le linee guida specifiche del sistema di citazione che stai utilizzando. Per esempio, in APA si cita il cognome del primo autore seguito da “et al.” e l’anno di pubblicazione nel testo, mentre nella bibliografia vengono elencati tutti gli autori. MLA richiede che fino a tre autori siano citati per esteso, mentre se sono più di tre, si cita solo il primo seguito da “et al.”.
Domanda: Come si cita un articolo tratto da una rivista online?
Risposta: Per citare un articolo di una rivista online, segui le stesse regole base di qualsiasi citazione di articoli, ma includi anche il DOI (Digital Object Identifier) se disponibile, o l’URL dell’articolo. In APA, ad esempio, aggiungi alla fine della citazione “doi:” seguito dal numero o “Recuperato da” seguito dall’URL completo.
Domanda: Devo includere la data di accesso quando cito un articolo online?
Risposta: La necessità di includere la data di accesso dipende dallo stile di citazione. Nel sistema MLA, per esempio, è consuetudine inserire la data di accesso dopo l’URL o il DOI alla fine della citazione nella bibliografia. Negli stili APA e Chicago, la data di accesso non è generalmente necessaria, a meno che il contenuto online non sia suscettibile di cambiamenti nel tempo.
Domanda: Posso utilizzare citazioni dirette dall’articolo che sto citando nella mia tesi?
Risposta: Sì, puoi usare citazioni dirette, ma devi farlo con giudizio e rispettando i limiti percentuali del lavoro citato imposti dalla tua istituzione. Le citazioni dirette devono essere esatte, racchiuse tra virgolette e seguite da una citazione in parentesi che include l’autore, l’anno e la pagina specifica dell’articolo da cui è stata presa la citazione.
Domanda: C’è una diversa procedura di citazione per gli articoli non pubblicati o inediti?
Risposta: Gli articoli non pubblicati o inediti vengono citati in modo diverso rispetto ai lavori pubblicati. Generalmente, include l’autore, il titolo del lavoro tra virgolette, seguito da un’annotazione come “manoscritto non pubblicato” o “manoscritto sottomesso per la pubblicazione” e l’anno. La citazione precisa dipenderà sempre dallo stile di citazione che stai seguendo.
Domanda: Come posso formattare la mia bibliografia o la lista di riferimenti?
Risposta: La bibliografia o la lista dei riferimenti va formattata secondo le regole specifiche dello stile di citazione adottato. In generale, le voci devono essere in ordine alfabetico per il cognome del primo autore e formattate con un rientro appeso dopo la prima linea di ogni voce. Ogni stile di citazione avrà requisiti dettagliati per quanto riguarda font, spaziatura e ordine delle informazioni.
Conclusioni
In chiusura a questa guida dettagliata sulle modalità corrette per citare gli articoli in una tesi, desidero condividere un aneddoto personale che sottolinea l’importanza di una citazione accurata.
Durante la stesura della mia tesi magistrale, mi ritrovai davanti a un articolo che sembrava la chiave di volta per sostenere un’affermazione cruciale del mio lavoro. Era perfetto, scritto da un autore stimato, e contenuto in una rivista accademica di tutto rispetto. Cito quindi l’articolo con scrupolo, seguendo le norme bibliografiche che insieme abbiamo esplorato in questa guida.
A seguito della presentazione della tesi, uno dei membri della commissione, particolarmente versato nell’argomento trattato, lodò la mia analisi ma sollevò un punto interrogativo proprio sull’articolo che mi era sembrato un pilastro. Difficilmente credibile, ma quel lavoro accademico, anche se pubblicato, conteneva alcuni gravi errori concettuali che erano stati successivamente rilevati dalla comunità accademica, ma che io avevo trascurato di verificare.
Questa esperienza mi insegnò due lezioni fondamentali: la prima è che la correttezza formale nella citazione di un lavoro, pur essendo cruciale, non è l’unico aspetto da valutare. La seconda, e più importante, è che ogni fonte va esaminata con spirito critico e, se possibile, verificata per assicurarsi della sua validità e affidabilità, specialmente quando la si usa per reggere un punto nodale della propria argomentazione.
L’aneddoto serve quindi a ricordarci che la fase di ricerca e la scelta delle fonti è tanto importante quanto la corretta citazione delle stesse nelle nostre opere accademiche. Una citazione eseguita secondo le norme è un segno del nostro rigore e rispetto per il lavoro intellettuale altrui, ma la nostra integrità accademica si misura anche attraverso la profonda attenzione per la veridicità e l’attualità delle informazioni che scegliamo di includere nei nostri lavori.
Spero che questa guida non solo vi abbia fornito le tecniche necessarie per citare con precisione ogni articolo nella vostra tesi, ma vi abbia anche spronato a esercitare questo occhio critico, affinché la vostra tesi possa essere non solo formalmente impeccabile, ma anche sostanzialmente fondata su fonti affidabili e autorevoli.