Piccolo arbusto perenne che vive grazioso ed impertinente in tutta l’area mediterranea, zone montuose comprese. E’ chiamato anche “sermolino” oppure “erbuccia”.
Caratteristiche Timo
Si sviluppa su di un robusto apparato radicale e non supera i 30 cm. di altezza. Ha un fusto legnoso e ramificato; le foglie sono piccole, lineari-lanceolate di color verde argentato sulla pagina superiore e biancastre in quella inferiore. I fiori sono piccoli e tubolari, bianchi, rosati o lilla, raccolti in piccole pannocchie all’ascella delle foglie. Il frutto è un tetrachenio marrone.
DROGA: le foglie ed i rametti fioriti, devono essere prelevati nelle prime ore del pomeriggio, tagliando il fusto prima della parte lignificata. Da essicare in luogo asciutto e ventilato. Conservare in recipienti di vetro o porcellana.
SOSTANZE CONTENUTE E PRINCIPI ATTIVI: TIMOLO, CARVACROLO, PINENE, CIMENE, BORNEOLO, LIANOLO, RESINA, TANNINI.
PROPRIETA’ ED UTILIZZO: ha qualità BALSAMICHE e ANTISETTICHE, DIGESTIVE e DEPURATIVE. In infuso o sciroppo per la TOSSE, le affezioni delle vie respiratorie e le difficoltà di digestione. Può esserne fatto un uso esterno per lavaggi di piaghe e ferite o per gargarismi. La sua azione antisettica viene sfruttata anche nell’industria cosmetica, per i capelli deboli e la cura della pelle grassa come tonico astringente. In cucina viene spesso usato come spezia per insaporire carne o pesce; inoltre, rende più digeribili i cibi e ne prolunga la conservazione. Viene usato per aromatizzare anche liquori ed aceto.
AVVERTENZE: si raccomanda di non abusarne, rispettando le dosi.
CURIOSITA’: i romani per primi lo introdusserno in cucina per profumare formaggi e vini. Le dame di un tempo lo donavano ai loro cavalieri per proteggerli in battaglia. Le fanciulle, il 20 di gennaio, lo ponevano sotto il cuscino per conoscere il ragazzo che avrebbero sposato. Quando non esistevano i frigoriferi il Timo era usato per la conservazione degli alimenti. Si tratta di un arbusto mellifero, infatti, l’ottimo miele che si ricava può essere utilizzato per addolcire gli infusi di Timo. In passato veniva usato come pianta aromatica sacrificale; il suo stesso nome greco “Thymon” lo designava come l’arbusto più adtto a produrre il fumo sacrificale, deriva infatti dal verbo “thymiao” che significa “ardo come profumo”. Si favoleggia che sia molto amato dalle fate; per incontrarle bisogna preparare un infuso dei suoi fiori. Grazie al suo legame con le api operose, ha acquisito il significato della diligenza, operosità. Nel linguaggio dei fiori significa amore duraturo con il messaggio non ti scorderò mai.
Come raccogliere il timo
Il timo è un’erba aromatica molto apprezzata in cucina per il suo sapore intenso e le sue proprietà medicinali. La raccolta del timo richiede un po’ di attenzione e cura per evitare di danneggiare la pianta. Ecco una guida su come raccogliere il timo.
Scegliere il momento giusto: il momento migliore per raccogliere il timo è in estate, quando la pianta è completamente fiorita. Attendi fino a quando le infiorescenze sono completamente sviluppate e la maggior parte dei fiori sono aperti.
Scegliere le foglie giuste: per raccogliere il timo, scegli le foglie che sono completamente sviluppate e verdi. Evita di raccogliere le foglie che sono gialle o secche.
Utilizzare attrezzi puliti: utilizza forbici o coltelli ben affilati per raccogliere il timo. Assicurati che gli strumenti siano puliti e disinfettati prima dell’uso per evitare la contaminazione.
Raccogliere il timo: taglia delicatamente le foglie di timo con le forbici o il coltello e raccoglile in un cesto o un sacchetto di carta. Assicurati di raccogliere solo le foglie fresche e di evitare quelle secche o sfaldate.
Lasciare alcune foglie sulla pianta: lascia alcune foglie di timo sulla pianta per consentire alla pianta di continuare a crescere e prosperare.
Come conservare il timo
Dopo aver raccolto il timo, è importante conservarlo correttamente per preservarne il sapore e l’aroma. Ecco una guida su come conservare il timo.
Essiccazione: la forma più comune di conservazione del timo è l’essiccazione. Dopo aver raccolto le foglie di timo, lasciale essiccare all’aria aperta in un luogo fresco e asciutto. Puoi utilizzare un essiccatore o un forno a bassa temperatura per accelerare il processo di essiccazione. Quando le foglie sono completamente essiccate, puoi conservarle in sacchetti di carta o in contenitori ermetici.
Congelamento: un altro modo per conservare il timo è congelarlo. Dopo aver raccolto le foglie di timo, puliscile bene e asciugale con un panno pulito. Mettile in un sacchetto di plastica sigillato e rimuovi l’aria dal sacchetto il più possibile. Conserva il sacchetto nel freezer fino a quando sei pronto ad usarle.
Conservazione in olio: il timo può anche essere conservato in olio d’oliva per preparare un olio essenziale. Dopo aver raccolto le foglie, lavale bene e lasciale asciugare. Tagliale in piccoli pezzi e mettile in un barattolo di vetro con olio d’oliva. Lasciale macerare per alcune settimane, agitando il barattolo di tanto in tanto. Filtra il contenuto del barattolo utilizzando un filtro per caffè e conserva l’olio in una bottiglia di vetro scuro in un luogo fresco e asciutto.
Conservazione in aceto: il timo può essere anche conservato in aceto per preparare un condimento. Dopo aver raccolto le foglie, lavale bene e lasciale asciugare. Mettile in un barattolo di vetro e coprile con aceto di vino bianco o di mele. Conserva il barattolo in un luogo fresco e asciutto per alcune settimane, agitandolo di tanto in tanto. Filtra il contenuto del barattolo utilizzando un filtro per caffè e conserva l’aceto in una bottiglia di vetro scuro in un luogo fresco e asciutto.
In generale, il timo può essere conservato essiccato, congelato, in olio o in aceto. Scegli il metodo di conservazione che meglio si adatta alle tue esigenze e alla tua cucina. Con un po’ di cura e attenzione, puoi godere del sapore e dell’aroma del timo in cucina per un periodo di tempo più lungo.